Sensibilità al glutine, cercasi volontari per una ricerca
L'Associazione Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri cerca mille persone per lo studio Glutox
Pubblicato il 30/05/2014L'Associazione Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri cerca mille persone affette da sensibilità al glutine per una nuova ricerca.
La sensibilità temporanea al glutine è un problema che coinvolge circa tre milioni di italiani, soprattutto donne tra i 25 e i 45 anni. I disturbi che comporta – gonfiori addominali, difficoltà digestive, prurito, cefalea – sono più lievi e sfumati di quelli della celiachia, e compaiono appena si mangiano i cereali contenenti glutine (tra cui il frumento, l'orzo e la segale). Ma a differenza della celiachia, che è una malattia eterna, la sensibilità al glutine può attenuarsi fino a scomparire, se si sospende il consumo di alimenti contenenti glutine per un certo periodo.
È proprio su questo aspetto che si concentra lo studio denominato Glutox, promosso dall’Associazione Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri e coordinato dal Policlinico di Milano. «Vogliamo arruolare almeno un migliaio di persone» spiega Luca Elli, coordinatore dello studio. «La condizione è che soffrano di disturbi intestinali, pur avendo escluso la presenza di celiachia tramite esame del sangue (che valuta il dosaggio delle transglutaminasi) e di allergia al frumento. Il nostro protocollo prevede una dieta senza glutine per circa un mese: se si registrano miglioramenti, significa che la sensibililità al glutine è certa. Chi ne è colpito verrà seguito per un anno, con una particolare dieta di mantenimento».
Per candidarsi a partecipare alla ricerca o per richiedere informazioni aggiuntive, scrivere a glutoxtrial@gmail.com.