Ingannare la celiachia: il nuovo studio del Cnr di Avellino
Un gruppo di ricercatori ha individuato un metodo per nascondere all'organismo le tossine del glutine
Pubblicato il 15/01/2015Nascondere le tossine del glutine per evitare che i celiaci stiano male. È la strada intrapresa da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di Scienze dell'Alimentazione - Cnr di Avellino per tentare di dare nuove speranze a chi è affetto da celiachia, la grave intolleranza al glutine che impedisce di mangiare qualsiasi alimento contenente farina di grano e di altri cereali.
Il metodo scientifico innovativo consiste nel detossificare la farina per nascondere all’organismo le tossine del glutine ed evitare così la reazione infiammatoria. «Un’alterata risposta infiammatoria verso il glutine - spiega Mauro Rossi, ricercatore senior del Cnr - è alla base della patologia celiaca. La strategia innovativa sviluppata dal nostro Istituto di Scienze dell'Alimentazione consiste in un trattamento enzimatico “food grade” effettuabile direttamente sulle farine o semole di grano in grado di mascherare le sequenze tossiche del glutine».
Lo studio promette di mantenere inalterate le proprietà organolettiche dei cibi: «Con questa formula il glutine non viene più riconosciuto dai linfociti responsabili dell’infiammazione. Da un punto di vista tecnologico e organolettico non ci sono differenze sostanziali con la normale farina. Grazie alla collaborazione con un gruppo aziendale interessato allo sviluppo commerciale del "trovato" – spiega il ricercatore – il Cnr sta avviando ora il trial clinico in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma per la validazione definitiva della strategia».
I risultati della farina detossicata sono previsti prima dell’estate e si auspica che entro l’anno venga immessa sul mercato a disposizione della crescente popolazione dei celiaci: si stima infatti che una persona su 100 in Europa e Stati Uniti sia intollerante al glutine.