Bimba celiaca costretta a lasciare la scuola: esposto dei genitori
È accaduto a Venezia, ma le versioni della famiglia e dell'istituto sono discordanti.
Pubblicato il 11/11/2015Una bimba celiaca è stata costretta a lasciare la scuola e i genitori hanno presentato un esposto in procura. È successo a Venezia - più precisamente al Convitto Marco Foscarini, uno degli istituti della "Venezia bene", che vanta un'ottima reputazione ma che purtroppo, in questo caso, pare non essersi comportato al meglio.
«Dopo avere tanto lottato per farla sentire uguale agli altri, abbiamo dovuto toglierla dalla scuola perché è celiaca», hanno raccontato i genitori al Gazzettino di Venezia. Proprio grazie alle garanzie date dalla solida storia del Foscarini, sembra che i genitori abbiano deciso di iscrivere in questa scuola la loro figlia celiaca di 11 anni. La famiglia della bimba, infatti, per esigenze lavorative ha necessità di farle frequentare anche i pomeriggi e di conseguenza di farla pranzare alla mensa scolastica.
Ma dopo i primi giorni di lezioni, a retta pagata e libri ormai comprati, la famiglia ha scoperto che la mensa scolastica non era attrezzata per cucinare e distribuire cibi senza glutine. A questo punto della storia, le versioni sono discordanti: da una parte i genitori, arrabbiatissimi, che sostengono di essere stati «imbrogliati», cioè rassicurati al momento dell'iscrizione sull'idoneità della mensa ad affrontare la malattia della figlia; e dall'altra parte il rettore del Convitto, Massimo Zane, che sostiene di non avere seguito il caso personalmente ma che non risultano atti né comunicazioni sulla conformità della cucina per la somministrazione di cibi senza glutine inviati ai genitori.
Sta di fatto che la famiglia ha depositato un esposto alla procura di Venezia, che al momento sta effettuando tutte le verifiche del caso. Insomma, sembra che ci troviamo davanti all'ennesimo caso di discriminazione nei confronti di una bimba con un'esigenza alimentare particolare e, purtroppo, sfortunata, ma che nel 2015 ancora non riesce a essere affrontata con serenità nei luoghi deputati all'istruzione. Se nel caso della famiglia veneziana si è arrivati all'estremo dell'esposto, non si può nascondere che sono ancora troppe le scuole non in grado di garantire dei pasti ai bimbi celiaci.
fonte: il Gazzettino di Venezia