La farina di canapa entra nell'alimentazione senza glutine
Lo studio di un gruppo di ricercatori serbi e canadesi ha sviluppato un cracker gluten free
Pubblicato il 15/04/2014Anche la farina di canapa si sta preparando a entrare nel mercato delle farine senza glutine. La notizia arriva dall'Università di Novi Sad, in Serbia, dove un gruppo di ricercatori, insieme ai colleghi del Guelph Food Centre Research in Canada, ha prodotto un nuovo tipo di cracker perfettamente digeribile da chi è affetto da celiachia. Per farlo, la farina di canapa è stata miscelata a foglie di tè verde deteinato.
La farina di canapa è solamente uno scarto di questa pianta, che nel mercato è principalmente utilizzata per produrre fibre tessili. Tuttavia l'industria alimentare, in questo periodo, è continuamente alla ricerca di soluzioni economiche e nutrienti per la dieta dei celiaci: solo nell'ultimo anno, abbiamo infatti riportato la notizia delle farine di banane verdi, di buccia di arance e di teff. E ora arriva anche la farina di canapa, una vera e propria rivoluzione nel campo degli alimenti senza glutine.
Come sottolineato nello studio dei ricercatori serbi, pubblicato sul Journal of Food Science (la rivista dell'Institute of Food Technologists, vedi fonte originale), la farina di canapa è un sottoprodotto della produzione dell'olio di canapa spremuto a freddo. Uno scarto di produzione si è rivelato dunque un ottimo ingrediente non solo per chi soffre di celiachia, ma per tutti coloro che desiderano seguire una dieta sana: la farina di canapa, infatti, è molto ricca di proteine e fibre, ha un elevato contenuto di minerali, acidi grassi essenziali, omega-6 e omega-3, e contiene sostanze fitochimiche attive. Questo permetterà di ottenere degli alimenti che, in quanto a proteine sotto forma di aminoiacidi, possono essere paragonati alla soia o persino all'albume dell'uovo, ritenuto l'alimento più proteico per antonomasia.
Le positive proprietà della canapa sono state combinate, come detto, insieme a quelle del tè verde deteinato, già noto per i suoi benefici nella riduzione dei livelli di colesterolo LDL (noto come "colesterolo cattivo") e per la sua azione anti-tumorale. Insomma, questo tipo di alimento non potrà che essere un grande vantaggio per i celiaci di tutto il mondo: ora non resta che attendere la sua commercializzazione.